Nel 1910 i Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste entrano in possesso di una cospicua collezione di disegni tiepoleschi. Tale collezione può essere annoverata tra le più importanti nell’ambito del corpus grafico della pittura veneta settecentesca, sia per il considerevole numero di pezzi, 254 fogli, sia perché, coprendo tutto l’arco cronologico dell’arte di Giambattista Tiepolo, si configura come un punto fermo per lo studio dell’opera del maestro.
Si deve la sua esistenza all’attenzione e alla munificenza del barone Giuseppe Sartorio, appassionato raccoglitore d’arte triestino, che nel 1893 la comprò a Trieste dall’antiquario Giuseppe Zanolla. La conoscenza dettagliata dello straordinario acquisto è tramandata dal pittore triestino Carlo Wostry, amico e consigliere di Giuseppe Sartorio in campo artistico, nella sua Storia del circolo artistico di Trieste. Sartorio comperava per donare un giorno alla sua città, ma nel frattempo solo pochi intenditori erano invitati a vedere i suoi tesori. Tuttavia, quando nel 1896, in occasione del bicentenario della nascita di Giambattista Tiepolo, Venezia organizzò una mostra presso le Gallerie e il Museo Archeologico, il collezionista prestò quasi metà della raccolta.
Nel 1910, alla morte di Giuseppe Sartorio le sue eredi, la sorella Paolina e la nipote Anna, donarono i disegni a lui appartenuti (e altre collezioni di carattere archeologico e artistico) ai Civici Musei di Storia ed Arte, affinché divenissero oggetto di fruizione pubblica, assecondando così il desiderio del loro congiunto.
Tuttavia la città dovette aspettare molti anni prima di poterli vedere esposti: la sede civica museale non era ancora pronta ad ospitare i disegni e nel frattempo i pericoli che correvano le raccolte d’arte in seguito allo scoppio della prima guerra mondiale ne decretarono l’allontanamento da Trieste: i disegni partirono per Lubiana nel 1916 e rimpatriarono appena nel 1941.
Nel settembre 1942 vide la luce l’autorevole volume sui disegni di Giorgio Vigni, corredato da fotografie esemplari di Giacomo Sterle. Nel 2021 è stato pubblicato il nuovo catalogo completo della collezione a cura di Lorenza Resciniti, con la collaborazione e il coordinamento editoriale di Anna Krekic.
Oggi i disegni sono esposti a rotazione in due sale al secondo piano del Civico Museo Sartorio; queste, inaugurate il 5 dicembre 1998, sono arredate con vetrine e cassettiere climatizzate e illuminate nel rispetto degli attuali parametri conservativi.
La consultazione diretta dei disegni è concessa agli studiosi esclusivamente nei casi in cui, ai fini della loro ricerca, sia necessario visionare l’originale e solo se non vi siano rischi per le opere. Le richieste di consultazione vengono pertanto valutate caso per caso e, laddove possibile, evase tramite la fornitura di un’immagine digitale.
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