
(•) Servizi per il pubblico
(•) Sale con arredamento Sartorio
(•) Sale con collezione dei CMSA
(•) Spazi riservati al personale Ascensore
- Atrio con affreschi originali
- Salone degli specchi
- Sala da pranzo della famiglia Sartorio in stile Liugi XVI
- Salottino di Anna con boiserie e stucchi dorati
- Sala espositiva
- Sale Tiepolo: esposizione a rotazione dei 254 disegni di Gianbattista Tiepolo donati da Giuseppe Sartorio, in un allestimento offerto nel 1998 dalla famiglia Costantinides
- Sala espositiva per mostre temporanee
- Sala espositiva per mostre temporanee
- Ambiente sicuro per l’emergenza
- Ufficio
IL SALONE DEGLI SPECCHI [33]
Il salone è adorno di quattro grandi specchi con cornice dorata. Durante i restauri del 2006 sono stati fatti vari saggi sulle pareti che hanno messo in luce alcuni decori sopra le due porte che conducono alle sale laterali. Il soffitto presenta invece una decorazione a cassettoni in gesso sui toni del giallo e dell’ocra il cui motivo si riaggancia a quello dipinto sul soffitto del salone al piano terra, messo in luce nei suddetti restauri. Negli anni ’70 del ‘900, per cause di ordine tecnico, il pavimento fu sostituito con uno più semplice in rovere posato a spina di pesce.
LA SALA DA PRANZO [34]
L’arredamento Luigi XVI ha superfici dipinte di un tenue verde salvia opaco con leggiadre decorazioni bianche a rilievo, che ben si accostano al colore del marmo valdostano dei ripiani. Le gambe delle consolles e del tavolo sono inferiormente raccordate da una traversa che sostiene un trionfo intagliato vigorosamente, mentre le sedie lineari e geometriche sono confortevolmente imbottite da una tappezzeria damascata – intonata al colore dei mobili – che ritorna sulle pareti (quella odierna che risale agli anni Settanta, ripropone con fedeltà sia il colore che il motivo decorativo di quella precedente, molto probabilmente scelta da Anna Sartorio). Come sovrapporte quattro nature morte con fiori, frutta e selvaggina. Piatti e tazzine esposti nelle vetrine appartengono invece alla collezione Rusconi-Opuich.
SALOTTINO DI ANNA [35]
Questo salotto con tappezzeria a fiori sui toni del rosa è abbellito da una boiserie di colore rosso pompeiano e arricchito da stucchi in foglia d’oro. Sul caminetto in marmo nero è collocato un prezioso orologio in marmo e bronzo firmato “Robert Et Courvoisier” (manifattura svizzera di fine ‘700) al centro fra due candelieri in bronzo con figure femminili; nella nicchia sopra il calorifero quattro gruppi scultorei in gres.
LE SALE TIEPOLO [37]
I Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste possiedono una collezione di disegni tiepoleschi che può essere annoverata tra le più importanti nell’ambito del corpus grafico della pittura veneta settecentesca, sia per il considerevole numero di pezzi, sia perché coprendo tutto l’arco cronologico dell’arte di Giambattista Tiepolo si configura come un punto fermo per lo studio dell’opera del maestro. Fu costituita dal barone Giuseppe Sartorio nel 1893 il quale la acquistò con accortezza e tempestività da un antiquario triestino e per sua espressa volontà alla sua morte, avvenuta nel 1910, la collezione fu donata al Comune di Trieste. A Giambattista Tiepolo sono ufficialmente attribuiti oltre duemila disegni, il nucleo grafico più consistente che un artista abbia lasciato nel Settecento e forse nella cultura figurativa di tutti i tempi. Tali disegni sono dispersi in moltissimi musei e collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, tra cui le più consistenti si trovano al Victoria and Albert Museum di Londra, al Kupferstich Kabinet di Stoccarda, al Metropolitan Museum di New York, al Pierpont Morgan Library a Firenze. La collezione Sartorio riunisce ben 254 fogli, di cui venticinque sono disegnati su tutti e due i lati, per cui il numero dei disegni è di 279, e solo cinque sono attribuibili al figlio Giandomenico. Al fine di valorizzare questo inestimabile patrimonio, il 5 dicembre 1998 in memoria di Giorgio Costantinides, per munifico dono della sua famiglia, sono state inaugurate le due Sale Tiepolo, che climatizzate e con un impianto luminotecnico idoneo, permettono la miglior conservazione dei disegni, esposti a rotazione.