Al Museo Sartorio si rinnova l’appuntamento con la Chamber Music.
Nelle quattro domeniche di novembre, alle ore 17 in Sala Costantinides, sono previsti appuntamenti dedicati alla chitarra, in duo con strumenti ad arco, da solista e in trio di chitarre, con l’intenzione di esplorare un repertorio meno noto seppur godibilissimo.
I concerti sono stati affidati ad alcuni chitarristi concertisti e docenti ben noti e di gran classe, quali Eugenio DELLA CHIARA e Vincenzo Sandro BRANCACCIO, affiancati dal violino di Piercarlo SACCO e dal violoncello di Marianna SINAGRA. Brancaccio nel secondo suo intervento (il 17 novembre) ci presenterà anche un’ottima sua allieva, Angela Comuzzi, prima di farci scoprire chi è Francisco Tarrega, compositore e chitarrista spagnolo al quale Brancaccio si è particolarmente dedicato. Chiuderà la rassegna – il 24 novembre – un Trio di chitarre molto interessante, formato da Emma BAIGUERA, Francesco MOLMENTI e Davide MONETA, che ci introdurrà nel mondo di Jean Philippe Rameau, in rapporto con Vivaldi e Boccherini.
Si parte domenica 3 novembre, alle 17, con un recital sul filo rosso “Corde nel ‘900: dialogo tra violoncello e chitarra”, protagonista un Duo che non ha certo bisogno di presentazioni, la violoncellista Marianna Sinagra e il chitarrista Vincenzo Sandro Brancaccio: insieme ci guiderano alla scoperta di un repertorio fatto di vibrazioni musicali intime e intense, pervase da una ritmica latina, quella di Heitor Villa-Lobos e Astor Piazzolla, ma anche di autori come il brasiliano Radamés Gnattali. Marianna Sinagra, Primo Violoncello per molti teatri e orchestre fra le quali il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro S. Carlo di Napoli, l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini di Parma e il Teatro Verdi di Trieste, è docente di violoncello presso il Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano. Vincenzo Sandro Brancaccio, vincitore di molti riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali, si è esibito prevalentemente da solista in Italia e all’estero. Il suo lavoro discografico “Rêverie Italienne” per chitarra sola, pubblicato nel 2021 per l’etichetta Da-Vinci Classics, è stato recensito per MusicVoice come “un’autentica parete di sesto grado in quanto a difficoltà non solo tecnica, ma soprattutto espressiva […] Brancaccio rende vita a queste pagine facendo sì che le sue dita scrivano espressività ogni volta che toccano le corde della chitarra”.
“Corde in armonia” proseguirà domenica 10 novembre, con il Duo composto dal violinista Piercarlo Sacco e dal chitarrista Eugenio Della Chiara, entrambi concertisti di fama internazionale. Di particolare suggestione il tema della loro esibizione, “Une soirée chez Rossini”, dedica al grande compositore marchigiano ma non solo, visto che scorreranno pagine da Il Barbiere di Siviglia e Semiramide, ma anche vibranti estrapolazioni da Niccolò Paganini. Piercarlo Sacco ha suonato in veste di solista, camerista e concertmaster in contesti quali Teatro Regio di Torino, Teatro alla Scala di Milano, Fondazione Arena di Verona, Lincoln Center di New York, Teatro Coliseo di Buenos Aires, collaborando con Direttori prestigiosissimi, a Maazel a Koopman. Gli hanno dedicato opere compositori da Boccadoro a Montalbetti e Galante. Eugenio Della Chiara ha tenuto recital solistici per alcune fra le maggiori istituzioni musicali internazionali e come solista ha inciso tre album per l’etichetta discografica Decca.
Terza tappa della rassegna, domenica 17 novembre, focalizzata sul chitarra recital di Vincenzo Sandro Brancaccio, questa volta impegnato come solista nel concerto che ci spiegherà “Chi è Francisco Tárrega”, e divagherà fra pagine del grande compositore spagnolo. Chitarrista napoletano, formatosi sotto la guida del concertista Aniello Desiderio, Brancaccio è attualmente impegnato nella registrazione delle opere per chitarra di Francisco Tárrega per l’etichetta Da Vinci Classics, dopo la pubblicazione del primo volume nel 2023. Il concerto di Trieste offrirà quindi una preziosa occasione “live” per gustare le melodie originali di un compositore e chitarrista che ha profondamente influenzato l’evoluzione dello strumento.
Gran finale, domenica 24 novembre, con l’ultimo evento della rassegna: “Perché Jean-Philippe Rameau?”
La risposta arriverà, in musica, dai tre chitarristi dell’In Tempore Belli Guitar Trio: al secolo Francesco Molmenti, docente presso i Conservatori di Cremona e Cagliari, affiancato dai colleghi Emma Baiguera e Davide Moneta. In scaletta pagine del francese Jean-Philippe Rameau ma anche di Antonio Vivaldi e Luigi Boccherini. Il Trio, nato a Milano nel 2020 nel periodo pandemico, ha già dato vita, sotto la guida del Maestro Francesco Molmenti, a un progetto discografico dedicato a pagine di Johann Sebastian Bach, trascritte per trio di chitarre, edito Da Vinci Publishing.
I biglietti per i concerti sono disponibili da Ticket Point Trieste, dettagli sul sito acmtrioditrieste.it.
Sostengono la rassegna, con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste e il Ministero della Cultura.