Ritratto all’età di circa trentacinque anni, Giovanni Guglielmo, nato a Trieste nel 1789, di origini sanremesi, vantava già un notevole successo in qualità di commerciante, mestiere che lo porterà a raggiungere una posizione economica di spicco. Effigiato a mezza figura, con giacca, panciotto e guanti, esibisce con discrezione un prezioso fermacravatta, a differenza dei dipinti successivi nei quali sono messe in evidenza alcune delle numerose onorificenze, che ricevette dal 1826 al 1869, anno in cui fu nominato barone dell’impero austroungarico.
A ventinove anni sposò Carolina Gobbi e dall’unione nacquero Maria, Pietro e Angiolina, figli devoti e amorevoli per tutta la vita.
Uomo di cultura, dai molteplici interessi, che spaziavano dalla pittura alla botanica, nel 1863 diede alle stampe le Memorie biografiche, nelle quali narra di esperienze private e di fatti pubblici, storie di uomini illustri da lui conosciuti e di continenti visitati.
Nell’intervento di restauro, che ha riportato il dipinto all’antico fasto, la parte sostanziale è stata la chiusura dei fori: pulita la tela con gomma in polvere, questi sono stati chiusi riconnettendo i fili testa a testa con resina poliammide. L’area interessata è stata rinforzata con piccole strisce di carta giapponese applicate con il gel di metilcellulosa. La stiratura ha appianato la deformazione della tela e infine è stato sovrapposto uno strato di tessuto non tessuto.